Jos Van den Bleeken

In bici lungo la Valchiavenna: meravigliosa porta sulla mia amata Italia

Dal Belgio a Roma in bicicletta, passando per la Valchiavenna, un viaggio sulle due ruote alla scoperta della bellezza



"In Bici lungo la Valchiavenna: meravigliosa introduzione alla mia amata Italia", sono le parole di Jos Van Den Bleeken, che ha percorso la strada dal Belgio a Roma in bicicletta, a lui lasciamo la parola in questo racconto.

Nell'autunno del 2017 ho iniziato un grande pellegrinaggio: ho pedalato dal Belgio a Roma. È stata un'esperienza molto interessante.
Ho seguito il percorso ciclistico ben descritto nel libro "Ciclismo illimitato da Amsterdam a Roma" di Paul Benjaminse. Questo percorso è molto vario: segue una serie di confini nazionali, quindi ti immergi costantemente da una cultura all’altra.
Una delle maggiori sfide è attraversare le Alpi...ho quindi pensato di chiamare la mia bici "Annibale", come colui che aveva attraversato le Alpi con gli elefanti secoli fa.
Il percorso conduce dalla Svizzera attraverso Coira fino al passo Splügen. È una salita molto bella ma faticosa, soprattutto con 32 kg, il bagaglio da bicicletta. La salita arriva in cima a 2.115 metri, è questo che definirei il momento culminante del mio viaggio in senso letterale e figurato. Era venerdì 15 settembre 2017, ero in viaggio già da 3 settimane e ora mi trovavo al confine svizzero-italiano. Sono ormai passati più di due anni, ma mi ricordo ancora tutti i dettagli...
  • Passo Spluga, versante svizzero. Crediti: ClickAlps, Roberto Ganassa

È uno spettacolo bellissimo guardare a sud nella valle. L'Italia ti seduce, sei attratto dalla valle verde, che crogiola al sole, mentre fa ancora freddo in cima.
Ho iniziato la discesa, che era molto tecnica, seguendo poi una serie di tunnel a tornanti appena passato Pianazzo che hanno richiesto molta tecnica e massima concentrazione. Ho poi deciso di trovare un posto dove dormire, perché aveva inziato a piovere leggermente.

Sono arrivato a Campodolcino, dove mi sono rivolto all’Infopoint turistico. Sono stato accolto calorosamente: è stato bello. Mi hanno trovato un alloggio molto velocemente.
Buon cibo e una lunga dormita sono stati fondamentali dopo la pesante gita in montagna del giorno prima.
Campodolcino si trova a circa 1.100 metri, da qui quindi il mio percorso in Italia è proseguito con una bella discesa verso la bella Chiavenna, ad un'altitudine di 350 metri. Ricordo di essere entrato in città, sotto un sole splendente. Sulle terrazze ho visto italiani bere aperitivi ed espresso, questo è stato davvero commovente, dopo molti giorni trascorsi pedalando nelle Alpi con il maltempo. Campodolcino e Chiavenna mi hanno riconciliato con l'Italia: qui è stato bello! Ero di buon umore per continuare perché volevo raggiungere il Lago di Como.
Utilizzare la bicicletta in Valchiavenna è molto comodo: mi sono goduto la ciclabile della Valchiavenna che scende fino a Colico, fermandomi verso mezzogiorno per un picnic sulle rive del Lago di Mezzola: molto piacevole! Ho pedalato ulteriormente sulla sponda occidentale del Lago di Como, dove sono stato sorpreso sulla riva da una meravigliosa chiesa romanica: la Chiesa di Santa Maria del Tiglio a Gravedona. A Rezzonico ho trascorso la notte nell’ affascinante locanda Bar Piave sulle rive del Lago di Como.

Lo sapevo ormai con certezza: il mio amore per l'Italia stava diventando immortale. Nessuna migliore introduzione a questo nuovo amore della Valchiavenna! Il mio viaggio attraverso questa bellissima valle mi ha dato calore e nuova energia: due settimane dopo, venerdì 29 settembre alle 7 di sera, ho raggiunto Piazza San Pietro a Roma.
  • Valle Spluga, Campodolcino - crediti fotografici: ClickAlps, Roberto Ganassa
  • vista sulla Valchiavenna - credit fotografici: ClickAlps, Roberto Ganassa
  • Lago di Mezzola - foto crediti: ClickAlps

Foto di copertina: Montespluga. Crediti fotografici: ClickAlps

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