Ciao a tutti, sono Stefano ed oggi vi racconterò una delle mie grandi passioni: l'arrampicata su ghiaccio !
Vi illusterò brevemente alcuni consigli utili per approciarvi al meglio a questo sport, senza dimenticare la prudenza e la resposabilità verso questa attività.
Qualche riflessione sulle cascate di ghiaccio
Ogni tanto penso a quanto le cascate di ghiaccio mi abbiano insegnato, ed un po' cambiato, in questi anni di attività alpinistiche: la responsabilità di muovere un arto avendo abbastanza sicurezza che almeno altri due siano ben ancorati all'effimera solidità dell'acqua gelata, per non dover mettere alla prova la resistenza dell'ultimo chiodo che è stato piantato, più o meno lontano, con una caduta da un'altezza più o meno capace di far esplodere quel ancoraggio.Sulle cascate di ghiaccio si gestisce sé stessi, le proprie forze esplosive non bastano a superare le verticalità, devono essere dosate allenando la resistenza e l'intuito a saper individuare un eventuale vantaggio messo a disposizione dalla casualità.
Con esse mi sto impegnando a scoprire quale significato abbia davvero la parola sicurezza, a quanto possa essere controproducente o necessario scegliere il punto giusto in cui mettere un chiodo, un rampone ed una piccozza.
È forse il più fragile degli esempi di delicatezza con cui mi rapporto, perché non é a colpi di forza bruta che si sale con meno fatica, ma sapendo usare la forza giusta.
Cosa portare?
Per praticare questa attività nel modo migliore e con meno fatica uso alcune attrezzature specifiche: ramponi e piccozze hanno caratteristiche diverse dagli strumenti classici per fare meglio presa sulle pareti maggiormente inclinate, gli scarponi sono più imbottiti e idrorepellenti, come i vestiti ed i guanti, perché durante la scalata potrebbe cadere addosso anche molta acqua. Indispensabili sono l’imbrago e la corda, come per l’arrampicata su roccia, ed i chiodi da ghiaccio ai quali mi assicuro per evitare rovinose cadute.Dove arrampicare?
Il luogo in cui preferisco arrampicare sul ghiaccio è la Valmalenco perché molto vicina a Sondrio e con varie tipologie di alternative in difficoltà e lunghezza, ma tutta la Valtellina e la Valchiavenna offrono luoghi dove poter arrampicare sul ghiaccio: dalla Val Febbraro nel comune di Madesimo alla Valgerola; dalle valli orobiche alla Valmasino; da Santa Caterina Valfurva a Livigno. Ho diversi compagni ed amici con cui poter praticare questa attività, alcuni vengono apposta da fuori provincia, altri sono local che in diverse occasioni mi hanno fatto scoprire nuovi luoghi. Nella maggior parte dei casi è importante conoscere le condizioni dell’avvicinamento lungo i sentieri perché la neve potrebbe ricoprire il terreno, rendendo necessario l’utilizzo di ciaspole o sci d’alpinismo per qualche chilometro.Com'è nata la passione per questo sport
Ho iniziato ad arrampicare sulle cascate di ghiaccio 5 anni fa partecipando ad alcuni corsi proposti dalle Guide Alpine di Livigno e Bormio perché volevo imparare ad affrontare le situazioni più impegnative che avrei potuto trovare sulle vie alpinistiche più difficili delle Alpi. Credo che rispetto alla roccia, sul ghiaccio si possa avere più libertà di interpretazione dei punti in cui passare, ma ha lo svantaggio di non poter offrire la stessa sensazione di sicurezza, poiché un chiodo piantato nel modo o nel punto sbagliato potrebbe non trattenere la caduta con la stessa efficacia di una protezione sulla roccia.Il dono che ci concede il freddo del periodo invernale tra le montagne della provincia di Sondrio è prezioso. Le cascate di ghiaccio rapiscono la mia fantasia quando ne sono fortunato osservatore, ed occasione dopo occasione, riuscire a scalarle alimenta il mio piacere di amare profondamente tutti gli elementi del nostro territorio.
Spero di avervi incuriosito in un mondo per me al limite delle fiabe, tra neve e ghiaccio.
Le montagne della Valtellina regalano sempre grandi soddisfazioni verticali, non credete?
Voi avete mai provato l'arrampicata su ghiaccio? Grazie per aver letto il mio articolo, a presto, Stefano.
Ph Credits (copertina): Roberto Ganassa -Clickapls