Il pane di segale 100% Valtellina

La riscoperta di antichi sapori in un progetto che nasce per valorizzare una coltura locale e la relativa filiera



Il progetto: Segale 100% Valtellina

Con l’obiettivo di reintrodurre e valorizzare un’antica coltura l’Unione del Commercio del Turismo e dei Servizi della provincia di Sondrio con l’Associazione Panificatori e Pasticceri attiva al suo interno, e con il supporto di Coldiretti Sondrio ha ideato il progetto Segale 100% Valtellina.
Grazie a questo progetto, ogni weekend (fino a esaurimento scorte) sarà possibile acquistare nei panifici aderenti all’iniziativa il pane di segale prodotto con farina di segale originaria della Valtellina, coltivata in modo naturale senza l’uso di fitofarmaci.

Si tratta di un progetto che intende diffondere una microeconomia sostenibile in grado di produrre reddito e di riportare sul territorio un prodotto della secolare tradizione contadina. Grazie a questi primi passi si è per ora creata una piccola filiera capace di portare sulle tavole di valtellinesi e non un prodotto a km0, fortemente legato al territorio in cui viene realizzato. In futuro si vorrebbe così creare una rete di produttori locali che affianchi la rete dei panifici aderenti al fine di dare al pane di segale 100% Valtellina una presenza più stabile nelle vendite e sensibilizzare così ulteriormente comportamenti di acquisto più attenti all'economia locale, alla salvaguardia di tradizioni e realtà commerciali storiche.

Per assaggiare di persona quali sono i risultati raggiunti finora, recatevi quindi in uno dei panifici convenzionati nel fine settimana e chiedete il pan de ségêl a forma di ciambella, e scopritene la fragranza e il gusto inconfondibile.

Info su www.segalevaltellina.it

La storia della segale

Ma qual è la storia della segale e del suo legame con la nostra valle? Questo cereale ha una storia antichissima, si ritiene infatti che fosse noto in Valtellina già nel periodo compreso tra l’Età del Rame e l’Età del Bronzo. La sua coltivazione fu praticata in Valle per molti secoli, grazie alla particolare adattabilità di questa pianta ai climi freddi, agli sbalzi termici e ai terreni poveri.
La coltura della segale è la storia di un’economia contadina essenziale e a conduzione familiare fatta di duro lavoro: è il racconto di un tempo in cui la vita in Valle si svolgeva prevalentemente a “mezza costa”. I nonni ricordano ancora i vasti campi delle zone solive, riservati a questa coltura, la cui presenza era divenuta un tratto distintivo del paesaggio locale insieme ai mulini ad acqua, che un tempo erano diffusissimi, persino in quota.

Un mondo agricolo che racchiudeva in sé anche un patrimonio culturale e spirituale alimentato da valori quali attaccamento alla terra, operosità, sobrietà, resistenza alla fatica, lavoro di squadra, religiosità contadina, ciclo delle stagioni, e solidarietà quotidiana.

Purtroppo negli anni Quaranta questa coltura è stata abbandonata segnando quindi dei mutamenti anche a livello rurale e paesaggistico.
segale cereale
campo di segale

Come gustare al meglio il pane di segale

Fragranza da gustare al naturale o con il meglio dei prodotti locali valtellinesi, dalla semplice bresaola ad accostamenti più gustosi e particolari che abbiamo scoperto grazie a Luisa Ambrosini.

Di seguito vi proponiamo “il rustico”, che potete tranquillamente replicare a casa dopo una giornata di shopping gastronomico

Mezza brasciadela di segale
4 fettine di bresaola della Valtellina IGP
150 g di Valtellina Casera DOP
4 funghetti porcini sott’olio
Una macinata di cicorino tagliato fine
Un pizzico di pesteda

Per scoprire gli altri sfogliate il ricettario Assaporiamo la Valtellina, dove vi aspettano anche altri piatti da non perdere!

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