Sulla tavolata imbandita dell'azienda agricola Folini a Chiuro, in Valtellina, sotto un controsoffitto in legno intagliato a mano, non si trova solo del buon vino, ma tutta l'energia e i colori di una realtà produttiva e del territorio che la ospita.
La storia
La storia vitivinicola dei Folini inizia dalla nonna, dai suoi 4000 metri di filari sul Dos Bel, poi acquisiti dal figlio e infine dal nipote, Francesco, che oggi ha 33 anni.Entrato a tempo pieno in azienda nel 2013, Francesco Folini ha iniziato come collaboratore del padre. Da subito si è innamorato del lavoro a tal punto che, nel 2016, ha ritirato l'azienda. È stato un crescendo non solo di bottiglie: da tre a nove ettari coltivati, con 40 appezzamenti tra Chiuro, Teglio, Ponte, Tresivio, Poggiridenti e Sondrio.
Territorio e produzione
Chicca di casa è il cru Dos Bel, nella sottozona Valgella, sede delle prime vigne valtellinesi nel 1200. Lì passato e presente, tradizione e innovazione si compenetrano: le viti più vecchie, di 70 -80 anni, si mescolano alle più giovani di 10-15 anni e i filari sono disposti per metà a ritocchino e per metà a girapoggio, così che il sole li accarezzi in modo diverso. Il risultato, prima in bottiglia poi nel bicchiere, è un rosso eterogeneo e ricco di sfumature.Folini vuole che tutti e sette i suoi vini, quattro Valtellina Superiore e tre Passiti, siano espressione delle peculiarità del vitigno. E per riuscirci l'impegno è quotidiano, a partire dalla mattina: si alza per primo e va in vigna.
L'accoglienza
Oltre al lavoro della terra, c'è l'agriturismo. All'inizio limitato alle sole degustazioni, ora anche ristorante: all'unico tavolo, lungo e largo, c'è posto per 22 persone, anche di compagnie diverse, tanto con un calice di vino in mano è tutto più semplice.Lui siede sempre tra i commensali per raccontare la sua realtà, mentre il padre, chef e intagliatore, sforna sciatt, pizzoccheri e altre pietanze di stagione: con 1000 metri di orto i prodotti della terra non mancano di certo. Dopotutto essere vigneron significa promuovere il territorio nella sua interezza.
Cosa significa la viticoltura in Valtellina
Prima delle spiegazioni e della passeggiata tra i filari, i turisti non si immagino cosa voglia dire praticare la viticoltura in Valtellina, quanto sudore richieda. Per trasmettere al meglio il gran lavoro che sta dietro a ogni bottiglia, Francesco ha pensato anche a una fattoria didattica. L'anno scorso 60 persone hanno sperimentato la vendemmia "in famiglia", come si faceva una volta, ricevendo in cambio una bottiglia di vino e pranzi e aperitivi, tradizione peraltro quotidiana di casa Folini.Per completare l'offerta dell’azienda mancano solo le camere: ne arriveranno presto quattro, a pochi metri dall'agriturismo e a due passi dal centro storico di Chiuro. Così le compagnie possono lasciare la macchina e fare visita alla cantina e alla vigna a piedi. In un'ottica di sistema, collabora anche con la North Trekking, accogliendo escursionisti in quad ed e -bike. E-bike utilissima per le incursioni in vigna, Francesco, con la scusa dei controlli, la sfrutta spesso.