Roberta Castrichella
Robysushi

Gli Sciatt, le frittelle più buone della Valtellina

Pastella croccante di farina, tipico Valtellina Casera Dop e un bicchierino di grappa: ecco i segreti di una gustosa ricetta della tradizione




Croccanti fuori, morbidissimi e con formaggio ffilantei dentro, dal sapore esplosivo e da mangiare rigorosamente caldi.

Di cosa parliamo? Degli sciatt ovviamente, le frittelle più famose, ma soprattutto più gustose della Valtellina.

E se vi dicessi che letteralmente il loro nome significa ‘rospo’ ci credereste? Ebbene, credeteci, perché in dialetto valtellinese rospo si dice proprio ‘sciatt’. La domanda sorge spontanea: perché chiamare delle frittelle così belline e succulente nel sapore proprio ‘rospo’, animale che per definizione non è proprio carinissimo?! La risposta è semplice ed è piuttosto tecnica: la pastella con la quale vengono preparate queste frittelle, venendo a contatto con l’olio bollente, forma dei piccoli filamenti, e la forma arrotondata della frittella, completata da questi piccoli filamenti, assomiglia proprio ad un piccolo rospo.

Gli sciatt devono le loro origini al piccolo paesino di Teglio, terra natia anche dei famosi pizzoccheri, e pian piano, sono divenuti conosciuti ed apprezzati in tutta la valle, tant’è che oggi sono conosciuti come piatto tipico valtellinese.

Nonostante siano un concentrato di gusto, bastano davvero pochi ingredienti per prepararli, ma tutti devono essere rigorosamente di altissima qualità e locali.
Quali sono questi pochi ingredienti che combinati insieme creno questa sinfonia di sapori?

Iniziamo con il ripieno, che altro non è che, un cubetto di Valtellina Casera Dop, tipico formaggio valtellinese di media o lunga stagionatura, che viene realizzato con latte di mucca parzialmente scremato e prodotto esclusivamente nella provincia di Sondrio. Per la pastella croccante viene utilizzata la farina di grano saraceno, priva di glutine, unita alla farina bianca, il tutto amalgamato con acqua minerale, un bicchierino di grappa e un pizzico di lievito.

La preparazione è davvero semplicissima. Si parte dalle due farine che devono essere unite ed amalgamate insieme. Dopodichè si aggiunge la grappa e si gira bene, unendo infine il lievito e poco alla volta l’acqua cosi da ottenere una pastella liscia e morbida che non deve essere troppo liquida. E' importante utilizzare acqua minerale, poiché l’anidride carbonica in essa contenuta incentiva il processo di lievitazione della pastella e di conseguenza facilita il rigonfiamento delle frittelle.

Si procede poi con la preparazione del formaggio che deve essere tagliato a cubetti. Ogni cubetto viene immerso nella pastella e successivamente gettato in olio bollente fino a doratura. Dopo averli fatti scolare dall’olio in eccesso e averli salati arriva il bello, ovvero il momento assaggio.

C’è un’unica raccomandazione: mangiateli caldi!

ph. copertina: Luca Pedrana

Post correlati