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Il grano saraceno: proprietà, benefici e preparazioni del re della cucina valtellinese

Il saraceno è il cereale tipico della tradizione valtellinese



Il grano saraceno è un alimento apprezzato in tutto il mondo per le sue proprietà benefiche e essendo privo di glutine può essere impiegato in numerosissime preparazioni anche per chi soffre di celiachia.
Il saraceno ha moltissimi benefici, è ricco di proteine vegetali, vitamine del gruppo B, fibre e sali minerali. L’origine dell’appellativo “saraceno” sembra derivi dalla sua storia dato che questa pianta e i suoi semi vennero importati in Italia nel Medioevo e approdarono a Venezia grazie ai mercanti musulmani, i saraceni appunto, che lo coltivavano nelle loro regioni d’origine. Il grano saraceno è stato introdotto in Valtellina nel 1600 ed è oggi una delle colture più caratteristiche di questa terra.

Da questo cereale si ottiene la tipica farina nera utilizzata nella produzione di piatti tipici quali i pizzoccheri, gli sciatt e la polenta nera che per secoli sono stati dei preziosi alimenti per le popolazioni locali. Rustico, resistente ai climi freddi e difficilmente attaccabile da parassiti, era utile per sfruttare i terreni nei mesi estivi, nel periodo di riposo dopo il raccolto invernale di segale, patate e orzo.

Il saraceno viene coltivato in Valtellina da almeno quattro secoli e costituisce oggi un presidio Slow Food. Oltre ad essere un alimento salutare è anche ottimo da gustare in tanti piatti tipici della Valtellina e non.

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