Giorgia Aldizzo

Fontane e lavatoi a Civo

Situate nella bassa Valtellina, 34 fontane hanno marcato e marcano tutt’ora il territorio e la vita della popolazione locale.



Il territorio

Il comune di Civo si trova nel versante retico della Bassa Valtellina, ed è caratterizzato da un insieme di frazioni senza nessun nucleo centrale: caratteristica unica nella zona di Morbegno. Questi paesini sono collegati tra di loro attraverso intrecci di strade che offrono la possibilità di escursioni, tra i verdi prati, vigneti e alberi di castagne. Questo territorio, presenta anche una parte del patrimonio culturale e religioso, infatti le numerose chiese solitarie e cappelle sono decorate con affreschi sacri. Ogni borgo del comune di Civo racconta una storia, non solo attraverso antiche dimore signorili, ma anche attraverso le fontane e i lavatoi.
Tutto questo forma una realtà complessa e ricca di sfumature, tramandate di generazione in generazione fino ad arrivare ai giorni nostri.

Un pizzico di storia

Le fontane rappresentano un servizio essenziale per risolvere diverse complicazioni che riguardavano l’acqua potabile per il fabbisogno delle famiglie e in secondo luogo per l’utilizzo dei lavatoi come presidio igienico sanitario a disposizione della cittadinanza.
Sul lato lungo delle vasca o sul frontone troviamo la data in cui vennero costruite le fontane, ad esempio quella più antica di Caspano del 1868; da quest’anno ne vennero poi costruite sempre di più fino ad arrivare a 34.
La costruzione di queste strutture rispondeva all'esigenza di fornire l'acqua potabile agli abitanti, perciò si trovavano nelle piazze centrali delle frazioni, dove un tempo si teneva il mercato. Sono spesso formate da una vasca principale e da altre di dimensioni minori, collegate tra di loro con delle cascate per abbeverare gli animali da pascolo.

I lavatoi

Talvolta sul retro delle fontane principali troviamo collegati i sottostanti lavatoi. Questi hanno dimensioni molto più ampie e sono presentano delle semplici tettoie che servivano da riparo nei giorni di pioggia per le lavandaie che facevano il bucato. Spesso i lavatoi si trovavano a fianco di ruscelli o torrenti per garantire il flusso delle acque.
Con il tempo questi luoghi divennero dei centri di ritrovo per la comunità, poiché le massaie, passando molto tempo nei lavatoi, iniziarono a coltivare amicizie e a creare nuovi rapporti. Ciò portò anche ad un unione comunitaria molto importante.

L'itinerario

Il percorso si sviluppa con un dislivello massimo di 500 metri attraverso le frazioni di Civo, in una camminata di 2/3 ore su sentieri tranquilli che collegano i borghi.
In alternativa, si possono utilizzare le strade comunali e provinciali, le quali permettono uno spostamento più veloce e delle soste più lunghe nelle frazioni per ammirare, non solo le fontane, ma anche altri monumenti architettonici della zona.
I periodi migliori per effettuare l’itinerario sono la primavera e l'autunno, per ammirare il verde della natura o gli svariati colori che questo territorio offre.

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