Sentiero Valtellina. In bicicletta e a piedi nel cuore delle Alpi
Un libro per raccontare la Valtellina, per viverla e scoprirne gli angoli più genuini e autentici
La Valtellina è una cesta di diamanti incastonata tra maestose montagne incantate. In questo libro si è svelata, si è mostrata chiaramente dinnanzi al mio percorrerla in maniera lenta, arcaica, quasi in punta di piedi. Ha lasciato percorressi il suo Sentiero lentamente, come un antico pellegrino disarmato, svelandomi
i suoi luoghi e gli anfratti più nascosti. Mi ha mostrato il proprio volto genuino, vero, reale, offrendomi i suoi frutti. Mi ha donato le storie di vita partorite dal suo grembo materno, sviluppatesi nel suo fondovalle e nelle valli che da esso si dipanano nelle fessure dell’arco alpino.
Non potevo non condividere questo enorme tesoro.
Spesso i turisti e i visitatori percorrono la Valtellina utilizzando autovetture, motociclette e pullman lungo l’unica strada statale presente, per raggiungere le località turisticamente più rinomate come Bormio e Livigno o i grandi passi alpini come Stelvio e Gavia. Il viaggio per attraversarla viene visto come una perdita di tempo, da liquidare il prima e il più velocemente possibile.
Esiste però un’alternativa, che ribalta il paradigma: percorrere il Sentiero Valtellina, un itinerario ciclopedonale che si sviluppa lungo il fiume Adda
da Colico a Bormio, per una distanza complessiva di 114 chilometri.
Muovendosi lungo questo sentiero, si entra in un mondo dimenticato, quello del viaggio nel suo senso più arcaico e puro. Il viaggio come scelta, come presa di posizione ben definita, complessa, profonda.
Ecco allora come nasce questo viaggio lento in bicicletta nelle magnifiche terre della Valtellina. Dal Lago di Como alle Alpi di Bormio, seguendo il corso del fiume Adda, le ruote scivolano in mezzo a campi di grano e pannocchie, papaveri rossi, trattori, cascine in pietra, ponti in legno, lavatoi, cavalli, noci e pioppi secolari, rampe impervie e ripide discese, terrazzamenti eroici, contadini laboriosi, mele e miele, ruscelli, cascate, chiese e campanili. Percorrere
questo sentiero consente di conoscere la storia delle genti che abitano la Valtellina, da sempre terra di passaggio e di confine nel cuore dell’Europa.
Il Sentiero segue il corso del fiume Adda, lo lambisce, si allontana per poi raggiungerlo di nuovo. Tutto intorno regna i
l verde di una valle rigogliosa, dove la natura e pressoché intatta e l’aria e pura. Di solito il corso di un fiume traccia un confine, una linea di demarcazione tra terre e genti. In questo caso, invece, l’Adda disegna e plasma il territorio in cui scorre e da sempre ne scandisce, da una riva all’altra, i ritmi, i tempi, la vita. Tra il rumore delle acque dell’Adda e lo sguardo severo di alti monti,
si ha la sensazione di riconciliarsi con Madre Natura.Risalire dalla cima del lago di Como, a Colico, sino a Bormio, ai piedi della mitica montagna dello Stelvio, diventa qualcosa di più di un viaggio. Diventa un viaggio nel viaggio. Significa
riscoprire la natura ma anche se stessi. Tra parchi, boschi, ponticelli, passerelle, castelli, torri, paesi con case in pietra, non si attraversano solo territori e confini invisibili, ma anche stati mentali. Il viaggio diventa introspezione, riflessione, sublimazione del piacere conoscitivo del mondo e del proprio ego.
Se ci si lascia trasportare, cullare, conquistare, il Sentiero si trasforma in un insieme di sentieri mentali che s’intersecano, s’intrecciano, si avvolgono su se stessi attorcigliandosi attorno ai pedali che scaricano energia sulle ruote e sull’asfalto.
Ogni suo rettilineo e un tuffo nel passato, ogni suo bivio e domanda, ogni sua salita e espiazione dei peccati, ogni sua discesa e benedizione. I
n Valtellina si respira un’aria diversa, originale, autentica, dove tradizioni e progresso si mescolano in modo armonico.
La Valtellina ha un’anima: si chiama Sentiero Valtellina.