Luisa Ambrosini
Tacchi e Pentole

Wine Tour in un week end primaverile

I vini della Valtellina e i suoi terrazzamenti



I vini di Valtellina e il Nebbiolo delle Alpi


Quando si parla di vini di Valtellina vengono subito alla mente le parole chiave: nebbiolo, terrazzamenti vitati, muro a secco e clima favorevole. Questi sono gli elementi che caratterizzano i vini di Valtellina; una delle più importanti aree viticole della Lombardia. La coltivazione dei vigneti in Valtellina risale ad epoche antichissime; il terreno vitato raggiunge il massimo della espansione nel XIX secolo con oltre 6000 ettari, dei quali oltre un terzo coltivati a Nebbiolo. Ancora oggi, come allora, in periodo di vendemmia in Valtellina quintali di grappoli di uva vengono portati a spalle in "portini", ossia in gerle (brente), trasferiti poi sui trattori o elicotteri a casua della ripidità della terra. L’esposizione dei terrazzamenti permette, infatti, la formazione di microclimi locali favorevoli. La breva, brezza proveniente dal lago di Como favorisce l'impollinazione e asciuga terreno e piante impedendo la proliferazione fungina. Grazie a questo clima mite, nelle vigne e più precisamente sui muri a secco, è possibile scorgere una particolare pianta grassa tipica della zona del mediterraneo. I terrazzamenti vitati sono circa 850 e 2.500 sono i chilometri occupati dalle viti. L’Unesco ha riconosciuto, il 28 novembre 2018, i muretti a secco, nello specifico “l’arte dei muretti a secco”, come Patrimonio Immateriale dell’Umanità.

Le cantine Vinicole da scoprire - La cantina Nino Negri


La cantina Nino Negri si trova a Chiuro. Fondata da Nino Negri e dalla moglie Amelia Galli, fu poi portata al successo da Carluccio Negri, figlio di Nino e Amelia, il quale contribuì alla definitiva affermazione della cantina. L'impresa venne ceduta negli anni ‘60 alla società svizzera Winefood ma la società poi fu acquisita nel 1986 dal Gruppo Italiano Vini s.c.a.r.l., società cooperativa. Il Winemaker attuale della cantina Nino Negri è Danilo Drocco, manager ed enologo di grande fama ed esperienza. La Cantina Nino Negri ha sede a Chiuro nel quattrocentesco Castello Quadrio.Possiede 31 ettari nelle sottozone più vocate del Valtellina Superiore DOCG, dove nascono i più famosi vini quali Inferno, Sassella, Grumello, Fracia e il sontuoso Sfursat ai quali si aggiungono i 140 ettari dei conferitori di uve. L’azienda produce tra le 850.000 e le 900.000 bottiglie all’anno e annovera una ventina di etichette. La barricaia, che è possibile visitare, è qualcosa di affascinante: 1.100 barrique realizzate per il 90% in rovere francese e 10% in rovere americano. Infine, l’ultima cantina – quella in cui viene affinato lo sfursat – risale agli anni 70 ed è stata costruita 13 metri sotto il livello del suolo. Contiene 116 botti da 30, 50 e 80 ettolitri in rovere di Slavonia e di Francia. Qui temperatura e umidità sono costanti tutto l’anno e lo sfursat, che viene prodotto solo nelle annate migliori e con una selezione accuratissima delle uve, ne trae il meglio, affinandosi in vera e propria eccellenza. Dopo la visita alle cantine e alla barricaia è possibile degustare i vini della cantina. Io ho degustato 4 vini: Sassorosso, Sassella Le Tense, Fracia 2015 e Sfursat 2010, quest’ultimo annoverato come vino prestigioso da degustare con la selvaggina o con piatti molto saporiti.
La cantina Nino Negri è aperta tutti i giorni dalle 8.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 18.00. A tal proposito segnalo che ci sono lavori in corso per l’apertura di un nuovo spazio vendita e degustazione. Se volete organizzare una visita nel week end dovete prenotare e verificare la disponibilità. Visitate il sito www.ninonegri.it oppure scrivete a negri@giv.it.
  • La Cantina Nino Negri
  • La Cantina Nino Negri

Le Cantine Vinicole da scoprire - La Cantina Aldo Rainoldi

Nel 1905 nasce Aldo, figlio di Giuseppe e promotore della Casa Vinicola Rainoldi che, ancora oggi, porta il suo nome. All’inizio degli anni Sessanta è Giuseppe, figlio di Aldo, ad assumere le redini dell’azienda e proprio grazie alla sua intraprendenza si ha una redditizia espansione del mercato, soprattutto all’estero. Europa, Stati Uniti, Canada, Giappone ed Est asiatico. Attualmente il winemaker dell’azienda è Aldo Rainoldi, nipote di Giuseppe, il quale ha ottenuto la laurea in Viticoltura ed Enologia dell’università di Torino. Con oltre 9 ettari di vigneto gestiti direttamente e con il prezioso contributo di oltre 70 conferenti di fiducia, la Cantina Aldo Rainoldi produce da oltre 100 anni vini delle principali denominazioni della zona. La lavorazione e la grande attenzione e cura dei vigneti viene fatta esclusivamente a mano e la vendemmia viene effettuata con l’aiuto dell’elicottero al fine di trasportare l’uva raccolta dai terrazzamenti a valle. La visita della cantina Aldo Rainoldi inizia con il superare l’antica scala in sasso e varcare il vecchio portone in legno antistante la “farmacia dei sani”. Si scorge così la barricaia; peculiarità e vanto della cantina Rainoldi è la ridotta escursione termica tra il momento più freddo dell’inverno (11°-12° C) e quello più caldo dell’estate (18°-19°). Tale resistenza termica naturale è riconducibile a due caratteristiche principali: l’edificio, interamente fatto di sasso e la cantina che è completamente interrata. Nessun tipo di consumo energetico è richiesto né per condizionarla, né per arearla, poiché è sufficiente aprire o chiudere delle bocchette di ventilazione. Un’altra cosa che colpisce i visitatori è la “farmacia dei sani”, in principio vasca per l’affinamento ed ora angolo destinato a custodire i grandi formati delle migliori Riserve, e nell’Infernot, colmo di casse in legno di vini che hanno fatto la storia dell’azienda. Affascinanti anche le due sale degustazioni: la più suggestiva è quella collocata in prossimità della barricaia, interamente in sasso, con soffitto a volta ed elementi d’arredo ricavati da doghe in castagno. La seconda, per gruppi più numerosi, si trova al piano superiore ed è attigua al suggestivo showroom.
  • La Casa Vinicola Aldo Rainoldi
  • La Casa Vinicola Aldo Rainoldi

Dove fermarsi per un pranzo o una cena tipica

Nel cuore delle omonime vigne di proprietà della Casa vinicola Nino Negri, sorge il Ristorante Fracia, inerpicato fra i terrazzamenti del versante retico delle Alpi Valtellinesi (meglio non mettersi i tacchi!), in una zona panoramica particolarmente suggestiva. Il rustico in pietra, precedentemente destinato ad accogliere i tralci di vite, è stato elegantemente ristrutturato nel rispetto della tradizione rurale locale e gode di una splendida vista sulla vallata circostante, che nella stagione calda è possibile ammirare pranzando sotto al meraviglioso pergolato allestito nel cortile del ristorante. Il Menu, curato dallo chef Luca Cantoni, unisce l’uso di materia prima di alta qualità, ad una continua ricerca di sapori e profumi sempre nuovi, senza mai abbandonare i rimandi alla tradizione eno-gastronomica valtellinese. I pizzoccheri, gli sciatt e la Bresaola della Valtellina IGP non mancano mai.
Potete prenotare direttamente nel form che trovate sul sito www.ristorantefracia.it.
  • Ristorante Fracia

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