Silvia
Lost in Food

Beer-Retica, Chiavenna si trasforma nel salotto della birra

Undici locali che ospitano undici birrifici artigianali: tra meraviglie della natura, palazzi storici e gli immancabili crotti, la birra torna protagonista di uno dei suoi luoghi d’origine in Italia



Se c’è un modo di godersi una buona birra (meglio se artigianale), quello di sedersi ammirando le montagne circostanti in uno dei caffè delle vie e delle piazze di Chiavenna è di sicuro uno dei migliori modi. Se poi lo si condivide all’inizio della serata con gli amici, rilassandosi dopo una bella passeggiata o un bike ride, beh, allora anche voi potrete dire di aver colto pienamente lo spirito di Beer-Retica, iniziativa della città di Chiavenna dedicata proprio al mondo della birra artigianale.
Quest’anno la partenza ufficiale di Beer-Retica 2018 è avvenuto stata nel week end dell’8-9-10 giugno in concomitanza con un’altra bellissima manifestazione, il ReziaCantat, che ha letteralmente invaso il centro storico con i suoi ben 130 cori provenienti da ogni parte del mondo.
Beer-Retica ha così aperto i battenti per quello che è un appuntamento che durerà per tutti i prossimi 12 mesi. Undici locali per undici birrifici artigianali, in buona parte della Valtellina, sono i protagonisti di questa iniziativa che fanno di Chiavenna “il salotto della birra”, come ama definirlo Igor Micheroli uno degli ideatori di questa manifestazione. Ogni locale aderente a Beer-Retica adotterà per tutto il corso dei prossimi mesi un micro-birrificio consentendo così agli appassionati della “bionda” o anche ai semplici neofiti, di gustare e assaggiare birre di grande qualità secondo le varie proposte dei singoli birrifici, dalle pils alle ambrate, dalle Ipa (la birra di tendenza del momento) alle stout. Ecco gli 11 birrifici coinvolti: Legnone, Revertis, Du Lac, Valtellinese, 3 Pupazzi Brewery, Tilium, Trubes, Aprica 1212, Gaia, Lambrate e Extraomnes. Potete trovarli rispettivamente nei seguenti locali: Pestalozzi, Micheroli, All Right, Urban Bar, Mastai, Caffè Svizzero, Caffè Centrale e Sorel, Il Caffè, Povero Diavolo, Mille Papaveri Rossi e Caffè Dolzino.
1212
Revertis - Tillium - Legnone
Sorel
Birra da Tillium

La scelta di Chiavenna per questa iniziativa non è del tutto casuale: è proprio qui che verso la fine dell’ottocento nascono le prime fabbriche di birra in Italia, tanto che nel 1844 se ne registravano ben quattro. Tutto inizia qualche decennio prima quando questa parte del territorio si trovava ancora sotto il dominio austriaco. I mastri birrai provenienti dall’Austria grazie all’ottima acqua, ingrediente primario della birra, e soprattutto grazie alla presenza dei crotti, le cavità naturali che con la loro temperatura fungevano da frigorifero naturale, trovarono proprio qui a Chiavenna le condizioni ideali per la produzione e la fermentazione della birra.
Noi nel week end di apertura ci siamo divertiti nel seguire un vero e proprio percorso di degustazione: con piantina del Beer-Retica alla mano e in un clima di festa con i cori di ReziaCantat, che improvvisavano canti ad ogni angolo, ci siamo spostati nei diversi locali incontrando i mastri birrai pronti a raccontarci qualità, caratteristiche e particolarità delle birre prodotte. Un modo alternativo e simpatico per andare alla scoperta del centro storico di Chiavenna perché gli undici locali sono disseminati i in modo tale da farvi toccare tutti i quattro lati della cittadina, dal Pratogiano alla Via Dolzino, da Via Bossi a Via Pedretti passando per la centralissima Piazza Pestalozzi. Potrete così ammirarne le sue vie e piazze, i suoi edifici storici e perché no, fare anche shopping nelle diverse botteghe locali di artigianato e di prodotti tipici acquistando la squisita “brisaola” o i dolci quali la classica bisciola e i biscotti ciavenin.

Tornando agli spunti storici del Beer-Retica, se i crotti all’epoca della dominazione austriaca erano considerati perfetti per la conservazione della birra, oggi invece li possiamo considerare perfetti per andare a mangiare. Una visita a Chiavenna non può proprio non prevedere un’esperienza culinaria in una di queste realtà. Certo non mangerete propriamente nel crotto, visto che la temperatura all’interno si mantiene intorno agli 8-9 gradi grazie al Sorel, una corrente d’aria che entra naturalmente e costantemente in queste cavità naturali.
Ma l’atmosfera che troverete nei locali dei crotti sarà comunque affascinante e davvero unica. Li potete trovare sia all’interno di Chiavenna che nelle diverse località limitrofe. Se poi fate come noi e vi fermate per un week end, andar per crotti oltre che “per birra” sarà davvero divertente. Certo, tra uno e l’altro prevedete lunghe passeggiate tra i bei sentieri della zona per smaltire le calorie accumulate! Noi abbiamo provati tre Crotti, ognuno con una sua identità e con una sua interpretazione dei piatti tipici. Siamo partiti facendo il primo pranzo al Crotasc di Mese, località a 5 minuti di macchina da Chiavenna, il crotto più elegante e sofisticato soprattutto per la cucina proposta. I proprietari, arrivati alla terza generazione, sono anche produttori di vino: fate una visita nel loro crotto pieno di pregiate botti di rovere e di una riserva di bottiglie di vino davvero unica.
A Chiavenna siamo andati invece nel rinnovato Crotto Ubiali: arredamento e locali in stile montano ma rivisto in chiave di design con una proposta di menù molto interessante oltre ai piatti della tradizione. Nell’ampio crotto respirerete il profumo dei salumi e dei formaggi qui conservati…e assaggiare il violino di capra con un buon bicchiere di vino sarà un’esperienza davvero unica.
Infine, salendo verso Saint Moritz, siamo andati al famoso e storico Crotto Quartino. Lungo la strada che da Chiavenna vi porterà a Santa Croce, approfittatene per fare due tappe davvero meritevoli: la prima è quella dello splendido Palazzo Vertemate, prestigiosa e affascinante dimora del 500 con splendidi affreschi e soffitti in legno davvero unici. La seconda dovrà essere alle Cascate di Acqua Fraggia, un vero e proprio monumento naturale. Dal parcheggio bastano giusto un paio di minuti a piedi per trovarsi proprio sotto la scenografica cascata.
A questo punto siete pronti a concedervi la terza tappa, quella del Crotto Quartino! Di sicuro, tra quelli visitati è il crotto che ha mantenuto un aspetto più tradizionale con quell’aria di locanda di altri tempi dove i viandanti si fermavano per riposarsi e rifocillarsi prima di affrontare il passo che li portava in Svizzera. Oltre ai fantastici e formaggiosi gnocchetti chiavennaschi, assaggiate anche i distillati di loro produzione, come il Belfort o o
Cascate crotto Crotasc Crotto Ubiali Palazzo Vertemate - cori Rezia Cantat Crotto Quartino

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