Gruppo Folk
La tradizion

Grosio, luogo di tradizioni

Nel piccolo comune valtellinese le tradizioni continuano a vivere grazie agli abitanti. Abiti tradizionali e non solo lo rendono un piccolo mondo da scoprire



La storia

L’origine del costume grosino risale al secolo XVII, quando, per ragioni di lavoro, un gruppo di grosini emigrò verso Venezia, la quale era da molti anni un miscuglio di etnie diverse, essendo una città marittima basata sul commercio. Secondo una tradizione, una volta terminata la spedizione verso San Marco, gli abitanti ritornarono in patria, accompagnati da delle schiave armene, le quali servivano per ripopolare Grosio, devastata dalle scorrerie e dalla peste.
Proprio in questo periodo, il povero costume grosino iniziò ad arricchirsi e a differenziarsi dagli altri dalla cura della lavorazione e dallo splendido gioco di colori. Le donne si vestivano con gonne finemente pieghettate, grembiuli di seta, cappelli di feltro ornati con piume di struzzo, orecchini ed anelli in oro e la croce, simbolo del cristianesimo.
Il costume, a seconda delle circostanze in cui viene indossato, si distingue in varie “mude”: muda da festa, per i giorni festivi, muda da montanari, per la montagna, muda da lutto, per i funerali, muda da sposa, per i matrimoni, e muda da contadini, per i giorni di lavoro.
  • Crediti-InViaggioColTubo

Il gruppo folcloristico

Il gruppo folk “La tradizion” nasce negli anni venti come dopolavoro dell’azienda milanese, che installava gli impianti idroelettrici sul suolo grosino annoverando fra i dipendenti la gente locale.
L’organizzazione del nucleo originario è dovuta ad alcuni appassionati di folclore che si resero promotori della divulgazione dell’immagine di Grosio, raccontata attraverso il costume tipico, la musica, i balli…
Attraversando epoche storiche, il gruppo è rimasta intatto ed è presente ancora oggi, grazie alla volontà dei partecipanti, i quali seguono i vecchi insegnamenti basati sulla genuinità e semplicità.
Oggi il gruppo si presenta in Italia, in Europa e nel mondo, per far conoscere agli altri le tradizioni del paese di Grosio.
  • Crediti-IvanPrevisdomini

Il Curnat e la Pesteda

Oltre agli abiti Grosio è famosa in tutta la Valtellina per la pesteda, un insaporitore aromatico costituito da un battuto a base di aglio, sale, pepe, foglie di achillea nana (girupina o gerupìna) e timo serpillo (peverel) raccolto in Valgrosina e preparato secondo l’antica tradizione che viene tramandata, e segretamente custodita, di generazione in generazione dalle nonne grosine. Potete scoprirne di più qui http://amolavaltellina.eu/news-valtellina/enogastronomia/2018/11/20/la-storia-della-pesteda-di-grosio/
L’altro prodotto che le nonne e le signore del gruppo folk ogni tanto propongono è il curnat: un piatto tipico molto “povero” che in passato sostituiva il pane e veniva spesso mangiato inzuppato nel latte.
  • Curnat-Crediti-IvanPrevisdomini

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