Ezio Totorizzo
Spezio

Visita al Parco delle Incisioni di Grosio

Siete appassionati di storia e archeologia? La Valtellina vi aspetta per fare un salto indietro nei secoli!



Uno dei momenti più attesi del mio viaggio in Valtellina è stato quello della visita al Parco delle Incisioni di Grosio che mi aveva incuriosito per la mia passione per la storia.

Menzionato tra i siti archeologici più visitati in Valtellina, il Parco delle Incisioni Rupestri, che accoglie il maggior numero di turisti da ogni parte dell’Italia, è stato istituito nel 1978 al fine di tutelare e valorizzare tutto il patrimonio archeologico, storico e architettonico del “Dosso dei Castelli”. Oltre alla presenza dei due castelli, il Castello Vecchio di S. Faustino risalente al X-XI secolo e il Castello Nuovo visconteo del XIV secolo, la vera attenzione è la Rupe Magna, una roccia a forma di dorso di balena che conta più di 5000 incisioni risalenti al IV- I millennio a.C.

Quello che più mi ha colpito è stato conoscere le persone che, quotidianamente, con passione e tanta professionalità accolgono le numerose scolaresche e i gruppi organizzati in visita al sito archeologico, mossi da una grande voglia di perdersi nel panorama mozzafiato che circonda la località. Qui si può fare un passo indietro nei secoli per decifrare parte della nostra storia, e tantissimi sono i turisti da tutta Italia e dall’estero che visitano ogni anno il Parco delle Incisioni di Grosio. Per questo motivo sono state organizzate molte attività didattiche per i più piccoli, volte a raccontare alcune delle bellezze del territorio della Valtellina. Le visite guidate sono calibrate in base ai destinatari del tour che entrano subito in contatto con il Parco, la Roccia e le sue 5000 incisioni rupestri presenti sulla Rupe Magna e poi proseguono con la visita dell’Antiquarium del Parco.

Sapevate che durante la visita guidata si ha la possibilità di entrare strettamente in contatto con la Grande Roccia?

Il momento più particolare e bello di tutta la visita è il contatto con la Roccia a piedi nudi. Una breve passeggiata sulla roccia vi permetterà di vedere da vicino le numerose incisioni e di godere della bellezza del paesaggio che circonda il sito archeologico. Questo è il momento in cui si apprende la storia del luogo, di cui (in cui) la luce giusta vi permette di apprezzare anche i più piccoli particolari.

L’esperienza è davvero unica e offre la possibilità di decifrare le forme presenti sulla roccia: animali, figure geometriche e oggetti della vita quotidiana.
In tutto l’arco alpino ci sono esempi della pratica d’incisione e le maggiori concentrazioni rupestri sono attestate in Valle Camonica e Valtellina. La tecnica, definita “ a martellina”, viene ottenuta grazie all’utilizzo di uno strumento di pietra che produce forme circolari; altra tecnica è invece quella “filiforme” o a graffito, ottenuta con l’incisione della superficie con strumenti a punta. Si stima che le incisioni rinvenute sulla roccia possano risalire alla fine del Neolitico e l’età del Ferro e l’inizio del loro studio si attesta tra il 1991 e il 1995.

Adesso non vi resta che pianificare il vostro viaggio in Valtellina, consultare il sito ufficiale del Parco delle Incisioni di Grosio e organizzare una visita guidata.

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