Giovanna Battistessa
Consorzio Turistico Valchiavenna

Idee per un weekend in Montagna: un giorno a Chiavenna

Cosa vedere a Chiavenna: una giornata in compagnia di una guida alla scoperta della città dei crotti



Che ne dite di scoprire Chiavenna seguendo le tracce di una guida turistica?
Mi chiamo Giovanna, sono una guida turistica e normalmente le persone le porto a spasso per le strade di Chiavenna. Oggi però voglio fare una cosa un po' diversa e voglio utilizzare queste righe per incuriosirvi e guidarvi alla scoperta di questa cittadina, riconosciuta dal 2008 come Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.

Chiavenna è l’unico Comune della provincia di Sondrio ad avere ottenuto questo riconoscimento, facendo della sostenibilità ambientale e della tutela del patrimonio e del territorio alcuni dei suoi tratti fondamentali. L’attenzione per i turisti e per la qualità della vita dei suoi abitanti l’hanno portata a ottenere anche il titolo di città slow.
Se siete pronti seguitemi in questa camminata tra i tesori di Chiavenna.

Un centro storico da fare invidia

Passeggiando nel centro storico risalente al XVI ogni giorno rivivo l’importanza che Chiavenna ha rivestito nella storia grazie alla sua strategica posizione al centro dei traffici dell'Europa. La via principale è via Dolzino circondata da antichi palazzi con bei portali, tutti ornati di stemmi e scritte.

Lungo la via sono disposte diverse piazze caratterizzate da fontane in pietra ollàre, decorate con motivi floreali e geometrici. Partendo da Piazza Castello e passando per Piazza Bertacchi e Crollaranza si arriva a Piazza Pestalozzi dove si trova l'omonimo palazzo, al cui interno, è collocata una "stüa" del '500 in legno di cirmolo. Pochi sanno che a Chiavenna nel 1901 nacque Clyde Geronimi, il quale all'età di 8 anni si trasferì con la famiglia negli USA, dove divenne uno dei maggiori registi per l'industria cinematografica della Walt Disney. Sono suoi i capolavori come La Bella Addormentata nel bosco, Alice nel Paese delle Meraviglie e La Carica dei 101.

Pratogiano e i Crotti

I crotti, cavità naturali formatesi dall'addossarsi di macigni che si sono staccati dai fianchi delle montagne in epoca preistorica, sono la sorpresa che accoglie i visitatori di Chiavenna. Pratogiano è una delle aree verdi della Città dove, oltre a platani secolari, è possibile ammirare la maggior concentrazione di crotti di tutta la Valchiavenna.
La particolarità che li distingue dalla più conosciuta "cantina": è la presenza di una corrente d'aria a temperatura costante chiamata "sòrel", che rende l'ambiente fresco d'estate e tiepido durante l'inverno, caratteristica ideale per la stagionatura di salumi, formaggi e la maturazione di vini.

E dove degustare i prodotti tipici se non in uno dei crotti che adesso ospitano un ristorante?
Salumi e formaggi nostrani, pizzoccheri di Chiavenna, carne e verdure alla piota (lastra di pietra ollàre), costine al lavècc (pentola di pietra ollàre), polenta con funghi. Per concludere il pasto non può mancare una fetta di torta Fioretto e biscottini di Prosto…ne abbiamo per tutti i gusti!

La collegiata di San Lorenzo e il Museo del Tesoro

Se amate la storia seguitemi per un giro nel quadriportico della collegiata di S.Lorenzo, le cui origini risalgono al V secolo. Dal quadriportico costruito alla fine del '600 è possibile accedere al battistero e al Museo del Tesoro. Nel primo è presente il fonte battesimale del 1156, un blocco monolite di pietra ollàre. Il secondo conserva un vasto corredo di paramenti e arredi sacri, statue lignee, un raro codice musicale dell'XI secolo e coeva di quest'ultimo, "la Pace di Chiavenna", capolavoro dell'oreficeria medioevale Lombarda.

Parco botanico-archeologico del Paradiso

Nelle giornate di sole mi piace godermi i parchi di Chiavenna: si trovano nella zona nord-orientale dove sorgono i due colli del Castellaccio e del Paradiso che costituiscono l'omonimo parco botanico-archeologico, compreso nella più ampia della riserva naturale Marmitte dei Giganti. In epoca medioevale sui due colli erano presenti due castelli gemini dei quali oggi rimangono solo poche tracce. Ben visibile, invece, la profonda spaccatura che divide i due colli e dalla quale in epoca romana si estraeva la pietra ollàre.

Parco Marmitte dei Giganti

Il parco prende il nome dalle formazioni di origine glaciale formatesi dall'azione erosiva sulla roccia causata dallo scioglimento dei ghiacciai. Queste enormi buche data la loro forma e grandezza presero il nome di marmitte dei giganti ossia "pentole dei giganti". L'area presenta diverse tipologie di paesaggio, varietà di piante e fiori, oltre ad offrire sentieri facilmente praticabili e itinerari con soste all'interno dell'area.

Il Mulino Moro di Bottonera

Per farvi vivere appieno la storia della cittadina non posso lasciarvi andare senza prima condurvi al Mulino di Bottonera e alla Galleria civica dei Pompieri.
Il mulino, fondato nel 1867, si trova nell'antico quartiere artigiano, zona in cui si concentravano le attività che utilizzavano l'acqua del fiume Mera per il funzionamento dei loro macchinari. Il mulino è distribuito su tre piani più un seminterrato ed è organizzato secondo un complesso gioco di pulegge, nastri e macine. In passato il lavoro proseguiva la sua attività ininterrottamente giorno e notte ed era coordinato da un capo mugnaio che, con una squadra di operai, controllava il funzionamento delle macchine e il caricamento nei sacchi dei prodotti della lavorazione. L'attività cessò negli anni Sessanta. Oggi il mulino è un museo aperto al pubblico e conserva al suo interno ancora tutti i macchinari e le attrezzature originarie.

Galleria Civica dei Pompieri della Valchiavenna

La galleria Civica dei Pompieri raccoglie le attrezzature antincendio e di soccorso utilizzate nella prima metà del '900 trovate dal personale dei Pompieri del distaccamento di Mese. Inoltre per ricreare l'atmosfera d'epoca è stata allestita una tipica sede di servizio periferica, come poteva essere quella di Chiavenna alla fine degli anni '30. Per completare il tutto sono stati esposti documenti, fotografie e cimeli dell'epoca e non.
Nel museo spicca la sala dedicata ai modelli in scala 1:14 dei mezzi dei pompieri realizzati da Claudio Persenico, capo reparto dei Vigili del Fuoco in pensione.

Alla fine di questo tour per immagini non mi resta che salutarvi: ci vediamo a Chiavenna!

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