Giulia Murada
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Intervista a Giulia Murada

La giovane campionessa valtellinese di sci alpinismo ci racconta la sua passione per questo sport e il suo profondo legame con la Valtellina



Classe 1998, originaria di Albosaggia, un piccolo comune a due passi da Sondrio, figlia d’arte (il papà Ivan è stato Campione del Mondo nel 2002 e oggi è responsabile tecnico della Polisportiva Albosaggia), Giulia è una delle atlete di punta della nazionale italiana di sci alpinismo e lo scorso gennaio si è laureata campionessa italiana Vertical.

Ecco una breve intervista dove Giulia ci racconta l’amore per questo sport e il suo profondo legame con la Valtellina, la sua casa.

Giulia, come nasce la tua passione per lo sci alpinismo?
Diciamo che il detto "tale padre tale figlio" calza a pennello nel mio caso. Ho sempre visto mio papà praticare questo sport e andare in giro per l'Italia e all'estero a fare gare di sci alpinismo. Per me quindi lo sci alpinismo è qualcosa di normale, ordinario. Così a 11-12 anni ho iniziato a praticare questo sport e da quella volta non ho più smesso.

Sei originaria di Albosaggia che, nonostante sia un piccolo paese, vanta un'importante tradizione sportiva con diversi campioni di sci alpinismo, in primis il plurimedagliato Michele Boscacci. Come te lo spieghi?
Graziano Boscacci (papà di Michele) e mio papà hanno vinto nel 2002 la prima edizione della Coppa del Mondo di sci alpinismo e questo ha creato grande scalpore in un piccolo paese come Albosaggia. Da allora molti ragazzi si sono appassionati a questo sport e grazie al lavoro negli anni della Polisportiva Albosaggia c'è stato e c'è un coinvoglimento sempre maggiore dei giovani del posto. Mi preme fare un plauso alla Polisportiva Albosaggia: per me è come una seconda famiglia e se sono diventata atleta professionista dello sci alpinismo lo devo anche alla Polisportiva e a tutte le persone che ci mettono cuore e anima per questa associazione.

Quali sono le vette top in Valtellina per lo sci alpinismo?
La Valtellina è un territorio unico che offre l'imbarazzo della scelta. Per me è davvero difficile dare dei consigli: dagli itinerari più semplici a quelli più impegnativi, in Valtellina si può trovare davvero di tutto e di più. Ma se proprio devo citare una vetta, allora dico il mio caro Pizzo Meriggio che è la cima di casa. Non è così gettonata ma ha il suo perché: non presenta difficoltà esagerate, è alla portata di tutti, offre varie opzioni per la discesa.. insomma la amo!

Sci alpinismo d’inverno ma, come tutti gli atleti, anche in estate ti dedichi alla preparazione e agli allenamenti. Cosa ti piace fare?
Amo molto il ciclismo, dalla mtb al ciclismo su strada. Oltre ai grandi passi alpini come Stelvio, Gavia e Mortirolo, amo i percorsi bike della media e bassa Valtellina che sono forse meno famosi ma di tutto rispetto, con una grande varietà e con contesti paesaggistici davvero spettacolari!
Mi piace molto poi praticare corsa e in generale fare camminate: insomma amo lo sport a 360°.

Da valtellinese, cosa ami di più della Valtellina?
Le infinite possibilità sportive ma soprattutto i pizzoccheri e gli sciatt! Piatti forse non ideali per gli sportivi ma troppo buoni, come del resto tutta l'enogastronomia locale :)

Perché un giovane dovrebbe avvicinarsi al mondo dello sci alpinismo?
Fare sport fa bene, per il fisico, per la mente ma soprattutto insegna grandi valori. Lo sci alpinismo nello specifico è perfetto: sei super libero, gli allenamenti sono molto vari, non è noioso e non è mai ripetitivo. E poi la soddisfazione di arrivare in cima ti ripaga della fatica e diventa una sorta di circolo vizioso. Sei sempre più contento, godi di panorami stupendi e di belle sciate: insomma raggiunta una cima non vedi l'ora di farne un'altra.

Verso le Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026… quali sono le tue emozioni, sensazioni quando pensi che, per la prima volta nella storia, lo sci alpinismo sarà disciplina olimpica e lo sarà proprio in Valtellina?
Sono ovviamente molto contenta perchè per qualsiasi atleta l'Olimpiade rappresenta il coronamento di un sogno. Il fatto che sia in Valtellina, poi, è qualcosa di straordinario ma in un certo senso anche il giusto riconoscimento per un territorio che negli anni ha fornito sempre più atleti e grandi campioni: da Michele Boscacci a Robert Antonioli giusto per citare i più famosi. In Valtellina abbiamo poi sempre dimostrato di saper organizzare bene gare e in generale eventi sportivi: sono sicura che sarà lo stesso anche per le Olimpiadi, l'evento sportivo in ssoluto più importante!
Sono davvero emozionata e non vedo l'ora del 2026... certo, è un peccato che sia stata confermata solo la gara sprint e sia stata tolta la gara individuale, la più tecnica e probabilmente la più emozionante...

GRAZIE GIULIA E IN BOCCA AL LUPO PER LA TUA CARRIERA!

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