Gianluca Fazio
The Rerum Natura

Passeggiata nel centro storico di Bormio

Un piccolo gioiello da esplorare nella tranquillità dell’alba per scattare fotografie memorabili



Io dico sempre che non è possibile dire di aver conosciuto una località finché non la si è esplorata all’alba: è solo allora che si può scoprire il fascino discreto delle vie deserte, il morbido chiarore che illumina i paesaggi, il silenzio introspettivo che permette di entrare in contatto autenticamente con le sensazioni che ogni panorama suscita.
Del resto, non sono mai stato uno da “effetto wow”; anzi, difficilmente mi colpisce l’appariscenza.

Passeggiare per il centro di Bormio all’alba permette di catturarne quella che a mio avviso ne è l’essenza: il freddo delle prime ore del giorno riesce ad essere mitigato dalle luci tenui che s’incontrano lungo i vicoli, e così si scoprono edifici in pietra con archi finemente decorati, balconi fioriti e affascinanti porte in legno segnate da un importante passato. Sì, perché Bormio è una cittadina piena di storia, nota fin dal tempo degli antichi romani per le proprie terme.

Le montagne che circondano il centro storico riescono a creare una suggestiva cornice che dona un incredibile senso di rassicurazione mentre si cammina immersi nella dolce quiete mattutina.
Si rimane estasiati alla vista delle piazze completamente deserte o dei vicoli contornati da facciate di antichi e imponenti palazzi: tutto ciò regala un senso di pace difficilmente raccontabile.
Photo credit The Rereum Natura Photo credit The Rereum Natura Photo credit The Rereum Natura Photo credit The Rereum Natura

Per fotografare questi scorci, il mio consiglio è di dotarsi di un cavalletto leggero poiché le luci dell’alba spesso richiedono tempi di esposizione piuttosto lunghi se non si vuole ricorrere ad alti ISO che rischiano di compromettere la resa dell’immagine con un’eccessiva sgranatura.

Uno degli effetti che ho preferito creare durante la mia breve passeggiata fotografica per i vicoli di Bormio all’alba è stato quello delle luci a raggiera: per fare ciò ho posizionato la fotocamera sul treppiede e impostato l’apertura massima (f/22) al fine di far passare meno luce possibile dentro l’obiettivo e ottenere l’effetto desiderato; questo tuttavia richiede necessariamente l’utilizzo di un cavalletto, poiché i tempi di esposizione si allungano notevolmente e il rischio di creare immagini mosse è piuttosto alto.

Come percorso, suggerisco di cominciare dall’area pedonale di Via Roma, pavimentata coi sampietrini e ricca di scorci che meritano una fotografia, dalla Chiesa di Santo Spirito alla piazza del Kuerc. Sono molteplici qui gli spunti per degli scatti: la Torre delle Ore, gli antichi doccioni a forma di drago e la conformazione stessa della piazza, in salita.

Una volta giunti al centro, non serve avere in mente un percorso preciso; il bello, talvolta, è proprio perdersi lungo i vicoli senza meta. Tanto, mal che vada, a Bormio prende il 4G e la via di casa si ritrova in pochi secondi!

Per qualsiasi chiarimento o approfondimento sono a disposizione.

A presto e buona giornata,
Gianluca

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