Deborah Grosso
Valtellina Excellence

Artigianato in Valtellina, la pietra ollàre

Floriana Palmieri, la custode della pietra ollàre



All’inizio della salita che porta verso la Valmalenco, sulla sinistra della strada, si trova un angolo di paradiso. Il laboratorio artistico di Floriana Palmieri. Flo, come viene chiamata da chi le è a stretto contatto, è nota soprattutto per i suoi lavori in pietra ollare ed è l’autrice del mosaico in marmi e graniti, collocato sulla parete esterna del nuovo complesso chirurgico dell’Ospedale di Sondrio. Floriana è una donna poliedrica, poiché pittrice, scultrice, ricercatrice, musicofila. Recentemente ha tenuto un corso di intervento artistico sulla pietra ollare promosso dalla Consigliera di Parità della Provincia di Sondrio e dal Movimento donne Impresa di Confartigianato Sondrio con lo scopo di tramandare il mestiere. Insomma una personalità sempre all’opera.

Come è nata la tua passione per la pietra ollare?

La mia storia è lunga. Ho cominciato da ragazza nel mondo dell’arte. Ho frequentato la Scuola di disegno del nudo a Brera e quella Superiore d'arte per la scultura Ho partecipato in seguito a una serie di mostre d’arte. Ma la passione vera e propria per la pietra ollare è nata invece nel laboratorio di mia zia, quando per la prima volta mi ha fatto provare ad incidere la pietra e da lì mi sono interessata a questo materiale duttile che permette di esprimermi al massimo. Mia zia è stata una buona insegnate poiché ogni volta che andavo nel suo laboratorio, era sempre disposta a svelarmi i suoi segreti. Mi appoggiava incondizionatamente quando creavo qualcosa di nuovo, che non fosse solo il semplice oggetto, ma che fosse un qualcosa di apprezzabile anche esteticamente con un certo gusto e una certa forma.

Che cosa rappresenta per te la pietra ollare?

La pietra ollare è per me una professione. Sono conosciuta principalmente per quello. Ho sempre partecipato a diverse mostre, iniziando con la Mostra Internazionale di Firenze che negli anni cinquanta-sessanta era l’unica grossa manifestazione che riuniva opere di artigianato artistico del mondo internazionale. Era occasione d'incontri con acquirenti stranieri. Tant’è che ho avuto dei clienti dagli Stati Uniti e dal Canada. Una clientela molto buona che è andata avanti per anni. Le mie creazioni sono state fra quelle scelte per rappresentare l'Italia all'Expo di Brisbane e di Aichi- Giappone - e una trentina d'anni fa sono stata inserita in Artigianarte Lombardia che portava il “saper fare italiano” nelle esposizioni internazionali: Tokyo, Anversa, Monza, Lubiana, Milano, Toronto, New York, S. Pietroburgo, Buenos Aires, Berlino, Liegi, Bruxelles, Città del Capo....

Com’è lavorare la pietra ollare?

Occorre una mano sicura perché non permette incertezze e ripensamenti. Affrontare un rilievo poi richiede aver idee chiare su quali parti evidenziare e quali saranno in secondo piano. Infatti scherzosamente la scultura su pietra- marmo si parla “di arte del togliere” . Utilizzo attrezzi simili a quelli per il legno. Sgorbie, scalpelli, il martello di legno detto mazzuolo. Nel corso che ho tenuto alla sede degli Artigiani di Sondrio, raccomandavo agli allievi di esercitarsi prima con un bozzetto in creta per poter avere ben chiaro come procedere. Il corso è stato un successo. Il bando prevedeva 15 presenze, si sono iscritti 25 e dopo le 150 ore distribuite su otto mesi, erano rimasti in 15 anziché i 2, 3 previsti. Segno che un vecchio mestiere come quello dell’incisione della pietra ollare affascina anche le generazioni più recenti.

Quanto costano i tuoi lavori?

Come sempre bisogna fissare dei prezzi ragionevoli tenendo conto di molti fattori. Solitamente i lavori di medie e grandi dimensioni se in rilievo, si aggirano tra i 200 e 600 euro. La sola incisione, nei pezzi più piccoli invece può partire da 7 € euro.

Aggirandosi tra gli spazi del laboratorio di Floriana l’occhio si perde ad indagare ogni forma con cui viene in contatto. Quello che prevale è il talento artistico e le abilità professionali che si ritrovano chiaramente nelle incisioni, nei bassorilievi e nei graffiti su questa pietra di colore grigio-verde. L’artigianato artistico di Floriana è una ricerca continua sia di nuove idee sia di materiali. Infatti, Floriana abbina alla pietra ollare materiali diversi quali il titanio dipinto in elettrolisi, il mosaico, il vetro, la terracotta, il rame, l’argento. Come dicevo prima, un continuo ricercare senza mai stancarsi. E pensare che in questa intervista abbiamo tralasciato un’altra sua grande passione: la musica. Ma questa è tutta un’altra storia.

Intervista di Deborah Grosso: dedagro@gmail.com
Foto credits: Ivan Previsdomini e Deborah Grosso

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